L’OASI NATURALISTICA DI "SAPIENTIA"

a cura del Prof. Paolo Bassani

 

 

L’Oasi, situata nel comune di Sutri, è ubicata fra due antichi vulcani ormai inattivi: a nord il Vulcano Vicano con il Lago di Vico ed i Monti Cimini, a sud il Vulcano Sabatino con il Lago di Bracciano.

L’Oasi è situata a circa 324 m di quota s.l.m. ed occupa una profonda incisura modellata nelle colate piroclastiche nel corso dei millenni ; in quest’area le piogge sono abbondanti e raggiungono una media annua di circa 1.300 mm (2), grazie anche alle piogge "orogenetiche" causate dalla presenza dei Monti Cimini, e dei Monti della Tolfa.

L’Oasi è costituita prevalentemente da bosco ceduo di latifoglie caducifoglie e da qualche specie sempreverde.

Il bosco è ormai, da alcuni decenni, non più soggetto al taglio e pertanto le specie arboree ed arbustive si stanno avviando verso la loro naturale dimensione e tutto il bosco assume sempre più – di anno in anno – una struttura simile a quella della foresta vergine.

Finora sono state censite 300 piante fra specie e sottospecie, arboree, arbustive ed erbacee.

Le piante sono state classificate ed elencate secondo l’ordine sistematico dell’"Elenco preliminare delle piante vascolari spontanee del Lazio" (1994-1996) di B. Anzalone (3).

La vegetazione viene di seguito elencata per "fasce altitudinali" secondo V. Giacomini (1958) (4) e S. Pignatti (1979) (5) per tutta l’Italia.

Nell’Oasi sono state individuate le seguenti tre "fasce altitudinali" di vegetazione:

FASCIA MEDITERRANEA

È caratterizzata dalla presenza del Leccio (Quercus ilex L.) arboreo ed arbustivo con buona rinnovazione; nel sottobosco abbarbicato sulle rupi vivono sporadici l’Alaterno (Rhamnus alaternus L.), il Ligustro (Ligustrum vulgare L.), il Tino (Viburnum tinus L. subsp. tinus) mentre il sottobosco è popolato dal corteggio delle Labiate quali: Ajuga reptans L., Lamium maculatum L., Ballota nigra L. subsp. foetida (Vis.) Hayek, Prunella vulgaris L., Melissa officinalis L. subsp. altissima (Sm.) Arcangeli, Satureja calamintha (L.) Scheele, Origanum vulgare L. subsp. vulgare, Salvia verbenaca L. .

Caratteristica del sottobosco termofilo è la Vinca minore (Vinca minor L.) e le Rubiacee, Galium aparine L., Cruciata laevipes Opiz, Rubia peregrina L. .

Nei pressi della Lecceta è facile trovare specie termofili caducifoglie come l’Olmo comune (Ulmus minor Mill.), il Bagolaro (Celtis australis L.) e l’Orniello (Fraxinus ornus L.).

FASCIA Q.T.A.

Con l’acronimo Q.T.A. si intende l’insieme delle specie e sottospecie arboree latifoglie caducifoglie appartenenti ai generi Quercus, Tilia, Acer così definite da E. Schmid (1963) (6).

Le specie appartenenti a questa fascia finora rinvenute sono: il Cerro (Quercus robur L. subsp. robur), la Roverella (Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens), l’Acero campestre (Acer campestre L.) ed altre latifoglie quali il Carpino bianco (Carpinus betulus L.), il Carpino nero (Ostrya carpinifolia Scop.) e il Castagno (Castanea sativa Mill.).

Ai margini del bosco e nelle radure si incontra il Fico comune (Ficus carica L.), il Nocciolo (Corylus avellana L.), il Sorbo degli uccellatori (Sorbus aucuparia L. subsp. aucuparia), il Sorbo torminale (Sorbus torminalis L. Crantz.), il Nespolo volgare (Mespilus germanica L.) e il Pruno selvatico (Prunus spinosa L.).

 

 

FASCIA DELLE LAURIFILLE

L’unico rappresentante arboreo di questa fascia è il Lauro (Laurus nobilis L.) che si trova sparso con rari elementi sia nei pressi della Lecceta che del Q.T.A.

Ai tempi dei sette re di Roma – sotto un clima caldo umido – questa specie arborea era molto più diffusa e costitutiva dei veri e propri boschi particolarmente verso la costa tirrenica.

Sotto un clima più caldo ed asciutto come quello attuale Laurus nobilis L. si è rifugiato in zone caldo – umide quali sono i recessi dei fossi, dei valloni… .

Resta pur sempre il dubbio sull’indigenato del Lauro presente nei boschi laziali (e quindi anche a Sapientia), poiché esso potrebbe essere costituito da specie inselvatichite partendo dai semi – maturati nei parchi e nei giardini – successivamente diffusi ad opera degli uccelli.

Secondo G. Montelucci (1946) (7) esistono diverse stazioni di Laurus nobilis L. in tutto il Lazio e questa dell’Oasi di Sapientia potrebbe aggiungersi alla serie elencata dall’Autore.

L’unica specie arbustiva caratteristica di questa fascia è Daphne laureola L. subsp. laureola, distribuita in forma sporadica nel sottobosco del Q.T.A. .

S. Pignatti (1979) definisce questa fascia a Laurifille (oggi presente solo nella Georgia, ai piedi del Caucaso) perché formata da specie con foglie sempreverdi simili a quella del Lauro. Fanno parte di questa fascia anche l’Agrifoglio (Ilex aquifolium L.), il Bosso o Mortella (Buxus sempervirens L.) ed il Lauroceraso (Prunus laurocerasus L.): queste ultime tre specie sono presenti a Sapientia ma sono di chiara origine antropica, utilizzate esclusivamente a scopo ornamentale.

Questa fascia era presente nell’area montana del mediterraneo alla fine del Terziario (Pignatti, 1979).

Nell’Oasi sono presenti altri ambienti – anche se di dimensioni ridotte – con le loro specie caratteristiche.

Intorno ai laghetti e lungo i torrenti crescono: il Salice bianco (Salix alba L. subsp. alba), il Salice di Babilonia (Salix babylonica L.), il Salicone (Salix caprea L.), il Pioppo tremulo (Populus tremula L.), il Pioppo nero (Populus nigra L.), l’Ontano comune (Alnus glutinosa (L.) Gaertner).

 

E fra le specie erbacee: la Menta acquatica (Mentha aquatica L.), la Canapa d’acqua (Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum), il Giaggiolo acquatico (Iris pseudacorus L.), Carex pendula Hudson, Juncus acutus L. subsp. acutus, la Canna comune (Arundo donax L.), Petasites hybridus (L.) Gaertner, B.Meyer et Scherb. e Pharagmites australis (Cavill.) Steudel subsp. australis. Nell’acqua vive Nasturtium officinale R.Br. .

Nei piccoli prati-pascoli situati intorno ai laghetti crescono molte specie comuni a questi ambienti scoperti e luminosi quali: Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum, Polygonum aviculare L., Rumex sanguineus L., Chenopodium album L., Amaranthus retroflexus L., Portulaca oleracea L. subsp. oleracea, Papaver rhoeas L., Chelidonium majus L., Fumaria capreolata L., Fumaria officinalis L. subsp. officinalis, Raphanus raphanistrum L. subsp. landra (DC.) Bonnier et Layens, Agrimonia eupatoria L. subsp. eupatoria, Sanguisorba minor Scop. subsp. muricata Briq., Potentilla reptans L., Medicago lupulina L. Medicago arabica (L.) Hudson, Trifolium campestre Schreber, Trifolium arvense L., Trifolium pratense L. subsp. pratense, Trifolium angustifolium L., Trifolium subterraneum L., Lotus corniculatus L., Euphorbia helioscopia L., Malva sylvestris L., Daucus carota L. subsp. carota, Anagallis arvensis L. subsp. arvensis, Anagallis foemina Miller, Calystegia sepium (L.) R. Br., Convolvulus arvensis L., Echium italicum L. subsp. italicum, Anchusa hybrida Ten., Myosotis arvensis Hill, Verbena officinalis L., Verbascum thapsus L. subsp. thapsus, Verbascum lychnitis L., Scophularia canina L., Linaria vulgaris Miller, Plantago major L. subsp. major, Plantago lanceolata L., Plantago bellardi All., Scabiosa columbaria L. subsp. columbaria, Legousia speculum – veneris (L.) Chaix, Bellis annua L. subsp. annua, Bellis perennis L., Senecio vulgaris L., Cichorium intybus L., Chondrilla juncea L. Taraxacum officinale Weber, Crepis sancta (L.) Babcock, Briza maxima L., Dactylis glomerata L. subsp. glomerata, Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus, Hordeum murinum L. subsp. leporinum, Avena barbata Pott ex Link in Scrader subsp. barbata, Cynodon dactylon (L.) Pers. .

Abbarbicate sui tufi, in un ambiente ombroso e con stillicidio di acqua, vive il corteggio delle Felci: Polypodium cambricum L. subsp. serrulatum (Sch. ex Arcang.) Pic. Ser., Adiantum capillus – veneris L., Asplenium onopteris L., Asplenium trichomanes L. subsp. quadrivalens D.E. Meyer, Phyllitis scolopendrium (L.) Newm. subsp. scolopendrium, Polystichum lonchitis (L.) Roth, Polystichum setiferum (Forssk.) T. Moore ex Woynar.

Fra le specie rupicole ricordiamo: Arabis collina Ten., Arabis turrita L., Umbilicus rupestris (Salisb.) Dandy, Sedum telephium L subsp. maximum (L.) S. et T., Sedum album L., Cymbalaria muralis P. Gaertn., Meyer et Scherb. subsp. muralis, Mycelis muralis (L.) Dumort.

Anche le comuni "sinantropiche" vivono presso l’abitato, lungo le strade o nelle zone ruderali: Urtica dioica L., Parietaria officinalis L., Paritaria judaica L., Rubus ulmifolius Schott, Euphorbia peplus L., Papaver rhoeas L., Chaerophyllum temulentum L., Capsella bursa - pastoris (L.), Medicus, Solanum nigrum L. subsp. nigrum, Sambucus ebulus L., Sambucus nigra L., Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper, Sonchus oleraceus L., Sonchus tenerrimus L., Lactuca virosa L., Artemisia vulgaris L. .

In primavera ed in estate il sottobosco del Q.T.A. si anima di mille colori per la presenza di: Stellaria holostea L., Silene coronaria (L.) Clairv., Silene italica (L.) Pers. subsp. italica., Silene vulgaris (Moench) Garcke subsp. vulgaris, Silene latifolia Poiret subsp. alba (Miller) Greuter et Burdet, Anemone nemorosa L., Anemone apennina L.,

Ranunculus lanuginosus L., Fragaria vesca L., Galega officinalis L., Vicia villosa Roth. subsp. varia (Host) Corb., Vicia grandiflora Scop., Vicia melanops Sm., Lathyrus venetus (Miller) Wohlf., Pisum sativum L. subsp. elatius (MB.) Ascherson et Graebner, Geranium molle L. subsp. molle, Geranium lucidum L., Geranium robertianum L. subsp. robertianum, Mercurialis annua L., Euphorbia platyphyllos L., Viola odorata L., Viola reichembachiana Jordan ex Boreau, Sanicula europaea L., Primula acaulis (L.) L., Cyclamen hederifolium Aiton, Cyclamen repandum Sm., Symphytum tuberosum L. subsp. angustifolium (A. Kerner) Nyman, Digitalis micrantha Roth, Digitalis ferruginea L., Lonicera etrusca Santi, Campanula rapunculus L., Campanula trachelium L. subsp. trachelium, Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Baker, Polygonatum multiflorum (L.) All., Ruscus aculeatus L., Hermodactylus tuberosus (L.) Miller, Arum italicum Miller subsp. italicum, Arisarum vulgare Targ. Tozz., Dactylorhyza maculata (L.) Soò.

Consistente anche il contingente delle lianose rampicanti abbarbicate intorno ai fusti: Humulus lupulus L., Clematis vitalba L., Vitis vinifera L., Parthenocissus quinquefolia (L.) Planchon, Hedera helix L. subsp. helix, Smilax aspera L., Rubia peregrina L., Tamus communis L.

Notevole anche il numero delle "ginestre": Cytisus villosus Pourret, Cytisus scoparius (L.) Link subsp. scoparius, Chamaecytisus triflorus (Lam.) Skalickà , Spartium junceum L., Adenocarpus complicatus (L.) Gay .

Ben rappresentate sono anche le specie "avventizie" come: Phytolacca americana L. (Nordamerica), Robinia pseudoacacia L. (Nordamerica), Oxalis dillenii Jacq. (Sudamerica), Parthenocissus quinquefolia (L.) Planchon (Nordamerica), Galinsoga parviflora Cav.

(Sudamerica), distribuite nei vari ambienti.

 

Risultano poco comuni le seguenti specie e sottospecie secondo l’"Elenco preliminare delle piante vascolari spontanee del Lazio" (B. Anzalone, 1994, 1996): Polystichum lonchitis (L.) Roth (rara)., Hypericum androsaemum L. (poco comune), Sedum telephium L subsp. maximum (L.) S. et T. (poco comune), Adenocarpus complicatus (L.) Gay (poco comune), Aethusa cynapium L. subsp. cynapium

(rara), Lactuca virosa L. (rara), Hermodactylus tuberosus (L.) Miller (rara).

 

 

Di particolare interesse biogeografico sono le:

Endemiche: Linaria purpurea (L.) Miller, Digitalis micrantha Roth.

Balcaniche: (G. Montelucci, 1972)(8): Ostrya carpinifolia Scop., Castanea sativa Miller, Quercus pubescens Willd. subsp. pubescens, Anemone apennina L., Cardamine bulbifera (L.) Crantz, Mespilus germanica L., Galega officinalis L., Vicia grandiflora Scop., Lathyrus venetus (Miller) Wohlf., Acer campestre L., Acer obtusatum Willd. subsp. obtusatum, Cornus mas L., Fraxinus ornus L., Lonicera caprifolium L., Chondrilla juncea L. (9)

 

 

 

 

 

 

IL CLIMA

Secondo la CARTA DEL FITOCLIMA DEL LAZIO (C. Blasi, 1993) (10) l’Oasi di Sapientia è situata nella "regione temperata". (Sesta unità fitoclimatica, termotipo collinare inferiore/superiore, ombrotipo subumido superiore/umido inferiore, regione mesaxerica) che si estende dal lago di Bolsena a quello di Vico.

La litologia è costituita da piroclastiti, lave e depositi clastici eterogenei.

La morfologia risulta formata da "tavolati con incisioni vallive e colline". In una di queste incisioni è situata Sapientia: il suo bosco è parte della grande cenosi boschiva che congiunge le sponde del lago di Vico con quelle del lago di Bracciano.

 

La "vegetazione forestale prevalente" coincide totalmente con le specie presenti nell’Oasi a conferma dello stretto rapporto fra flora e clima secondo il noto asserto di Flahault che "è il clima che fa la flora".

La conferma di un clima temperato è data dalla contenuta percentuale di specie Mediterranee (27,8%) a fronte di una maggiore presenza di Eurasiatiche (32,4%) e di una significativa percentuale di specie Boreali e Nordiche (9,5%).

Rispetto alla forma biologica, l’elevata percentuale di Emicriptofite (43,2%) "caratteristiche delle regioni temperate" (R. Dajoz, 1972) (11), la contenuta presenza di Terofite (22,0%) e di Camefite (2,1%) "caratteristiche delle regioni con stagione secca ben marcata" confermano ancora la presenza di un clima temperato.

TIPO COROLOGICO

FORMA BIOLOGICA

N

%

ENDEMICHE

2

0,8

STENOMEDITERRANEE

20

8,3

EURIMEDITERRANEE

44

18,3

MEDITERRANEO-MONTANE

3

1,2

EURASIATICHE

78

32,4

ATLANTICHE

4

1,7

OROFILE -C.- EUROPEE

1

0,4

BOREALI E NORDICHE

23

9,5

GRUPPI AD AMPIA DISTRIBUZIONE

66

27,4

TOTALE

241

100,0

(S. Pignatti, 1982. Flora d’Italia, Vol. I. Edagricole, Bologna)

FORMA BIOLOGICA

FORMA BIOLOGICA

SIGLA

N

%

TEROFITE

T

53

22,0

ELOFITE

He

2

0,8

GEOFITE

G

34

14,1

EMICRIPTOFITE

H

104

43,2

CAMEFITE

Ch

5

2,1

NANOFANEROFITE

NP

6

2,5

FANEROFITE

P

37

15,3

TOTALE

 

241

100,0

 

 

Nel parco sono presenti diverse specie protette di cui se ne vieta in modo assoluto la raccolta.

 

_______________________________________________

 

 

 

HOME